Leonardo investì molto tempo ed energie nelle ricerche sul cuore e sul complesso sistema dei vasi sanguigni, non riuscendo a trovare un legame appropriato tra essi. Egli effettuò uno studio dettagliato delle camere cardiache servendosi della tecnica dei calchi in cera e facendo osservazioni estremamente precise.
A proposito del cuore, per esempio, è particolarmente importante la descrizione della parete interna del ventricolo destro della quale aveva esaminato la struttura muscolare, dall’aspetto fibroso, i muscoli papillari, la corde tonolinee e i lembi della valvola tricuspide. Inoltre Leonardo descrisse il cuore come una spessa struttura muscolare, servita da arterie e vene come tutti gli altri muscoli, aggiungendo che si trattava di un muscolo involontario che non cessava mai di contrarsi.
In tema di fisiologia circolatoria rivestì grande valore l’osservazione che segnalò come la contrazione degli atri coincida con la diastole ventricolare e viceversa la sistole dei ventricoli avvenga contemporaneamente alla dilatazione degli atri.
Leonardo per analizzare l’attività cardiaca si servì di esperimenti di vivisezione grazie ai quali studiò indirettamente i movimenti del cuore, assistendo all’uccisione dei maiali mediante la trafissione del cuore. Inoltre studiò le arterie, le vene e le vene capillari, venne a conoscenza del fatto che si dilatano e si restringono e ne descrisse minutamente le alterazioni patologiche.
In conclusione dobbiamo sottolineare il fatto che Leonardo amava moltissimo fare paragoni fra tutte le aree della natura, così arrivò ad affermare che il sangue fosse analogo all’acqua degli oceani; definì così il corpo un lago di sangue il cui livello saliva e scendeva per effetto dell’attività respiratoria. Egli credeva inoltre che, negli animali, la circolazione del sangue fosse simile a quella dei fluidi nelle piante.
fonte http://www.istitutocalvino.it/