martedì 26 gennaio 2016

STOMACO

Lo stomaco è un organo localizzato nella parte sinistra della zona superiore dell'addome. Dal punto di vista anatomico può essere considerato un allargamento, dalla forma a sacco, del tubo digerenteInfatti lo stomaco è direttamente connesso sia all'esofago, dal quale riceve il cibo che passa attraverso una struttura che prende il nome di sfintere esofageo inferiore (o valvola cardiale), sia all'intestino tenue, da cui è separato dallo sfintere pilorico, una valvola muscolare che aprendosi e chiudendosi regola lo svuotamento dello stomaco.Lungo circa 25-28 cm e largo 10-12 cm, è una struttura elastica che può variare in forma e in dimensioni a seconda del cibo presente al suo interno. Ciò è reso possibile dalle pliche ripiegate che ne compongono la parete: la loro distensione ne estende la superficie, conferendo allo stomaco una capacità di 1000-1500 ml.

La parete dello stomaco è formata da tre strati o tonache: la mucosa gastrica, la tonaca muscolare e la tonaca sierosa.
 La mucosa gastrica è lo strato più interno, secerne i succhi gastrici e crea l'ambiente acido tipico dello stomaco, producendo allo stesso tempo il muco che permette allo stomaco di proteggersi dalla digestione. Può essere a sua volta divisa in tre strati: la mucosa (l'epitelio che riveste la parete interna dello stomaco), la muscolaris mucusae (uno strato poco denso di fibre muscolari lisce) e la sottomucosa (un tessuto connettivo intrecciato con il sistema nervoso enterico).
Seguono, verso l'esterno, uno strato di muscoli che contraendosi permette il rimescolamento del cibo (latonaca muscolare, a sua volta suddivisibile in tre strati: longitudinale, circolare e obliquo) e lo strato più esterno di rivestimento (la tonaca sierosa), che avvolge completamente l'organo.
Le caratteristiche di questi strati varia a seconda della zona dello stomaco presa in considerazione. L'organo può essere infatti diviso in più parti: il fondo (la parte superiore), il corpo (la parte centrale che funge da serbatoio per il cibo deglutito), l'antro cardiale e l'antro pilorico (che corrispondono, rispettivamente, alla zona vicina alla valvola cardiale e a quella vicina allo sfintere piloro). Il canale attraverso cui l'esofago si congiunge allo stomaco è detto cardias, mentre l'orifizio che mette in comunicazione stomaco e duodeno è detto piloro. La zona superiore prende il nome di piccola curvatura dello stomaco, mentre quella inferiore è detta grande curvatura dello stomaco.
Nella tonaca mucosa del fondo e del corpo sono presenti le ghiandole che producono i succhi gastrici, mentre le ghiandole prepiloriche producono la maggior parte del muco che protegge la parete gastrica dalla digestione. Lo strato circolare della tonaca muscolare è in continuità con quello dell'esofago, ma è assente nel fondo. Il suo spessore aumenta invece nell'antro pilorico. Lo strato obliquo, invece, è chiaramente presente nel fondo e nella piccola curvatura, ma sparisce proseguendo verso l'antro pilorico.

FUNZIONI DELL'ORGANO
La funzione principale dello stomaco è consentire il transito del cibo verso l'intestino partecipando, allo stesso tempo, alla sua digestione. In particolare, succhi gastrici ed enzimi danno il via alla digestione dei grassi e delle proteine scomponendoli nei mattoni che li formano (rispettivamente, gli acidi grassi e gliamminoacidi). La digestione dei carboidrati nello stomaco è invece limitata a causa dell'ambiente fortemente acido presente al suo interno.Le funzioni digestive sono facilitate dalle contrazioni rese possibili dalla muscolatura gastrica, che rimescolano il contenuto dello stomaco. In questo modo in un tempo massimo di cinque ore l'organo riesce a digerire il cibo solido proveniente dall'esofago, riducendolo a una sostanza semifluida (il chimo) che viene inviata verso l'intestino grazie all'apertura dello sfintere pilorico, che si richiude subito dopo per evitare che il chimo ritorni nello stomaco.
 La digestione è resa possibile dalle ghiandole gastriche, che secernono i tre componenti fondamentali del succo gastrico. Il primo è il pepsinogeno, che dopo essere stato convertito in pepsina si occupa della scomposizione delle proteine in amminoacidi. Il secondo è l'acido cloridrico, necessario perché la pepsina possa svolgere la sua funzione. Infine, il fattore intrinseco. Prodotto dalle ghiandole gastriche è fondamentale anche per l'assorbimento della vitamina B12 nell'intestino e del ferro. A livello dello stomaco possono anche essere assorbite direttamente molecole come l'acqua e l'alcol.